Gallipoli, la Perla dello Ionio
Gallipoli, che in greco vuol dire “Città bella”, è un'antica città di marinai e pescatori, un tempo roccaforte contro le invasioni turche.
Grazie al suo fascino orientale, ai suoi bellissimi monumenti storici, alle incantevoli spiagge e alle delizie culinarie, è diventata una metà esclusiva del turismo estivo, ricca di alberghi, villaggi turistici, camping e agriturismi, alcuni in splendide masserie fortificate.
La città è divisa in due zone: la Città vecchia e il Borgo nuovo, diviso in due tronconi (detti di “scirocco” e “tramontana”) dal Corso Roma. L'antico centro storico, dai caratteristici vicoli su cui si affacciano antichi palazzi, sorge su un'isoletta calcarea collegata alla terraferma da un ponte in muratura. Le possenti mura di cinta realizzate nel Cinquecento, sono state ridotte verso la fine del XIX secolo. Oggi una strada panoramica circonda l'isolotto, permettendo di godere di un bellissimo panorama.
Da vedere
Masserie fortificate
Il territorio interno del Salento è caratterizzato da ampie distese di olivi e campi coltivati, costellati da caratteristiche masserie fortificate, esempio particolare di edilizia rurale. Alcune ricordano il tempo dei briganti e quello delle sollevazioni contadine, con muraglie edificate con grandi pietre a secco collocate con il gusto di un vero intarsio. Alcune sono state trasformate in hotel di lusso o in suggestivi agriturismi.
Chiese basiliane
Caratteristica della zona di Gallipoli è la presenza di alcune antichissime chiese basiliane. I monaci Basiliani, antico ordine cristiano fondato nel 300 d.C. da San Basilio il Grande, si rifugiarono nel nel Salento in seguito alle persecuzioni dell'imperatore Leone III e del figlio Costantino. Qui trovarono inizialmente riparo in alcune grotte naturali attorno alle quali, una volta cessata la persecuzione, edificarono dei piccoli insediamenti.
Con il passare dei secoli si seppero adeguare ai costumi e alle usanze del mondo latino pur mantenendo alcune loro tradizioni profondamente diverse.
Chiesa di San Mauro
Le prime notizie su questa struttura risalgono al lontano 1149, anno in cui la chiesa era un monastero dei monaci basiliani provenienti dalla Grecia.
In particolare, questa abbazia sorge tra il Lido Conchiglie e Montagna Spaccata, ed e' dedicata appunto a S. Mauro, un martire il cui corpo non prese mai fuoco nonostante i tentativi dei soldati romani di bruciarlo.
Questo episodio avvenne proprio sulle coste dell'Altolido dove ora sorge la chiesa e la leggenda narra che al ritorno a Roma quei soldati furono travolti da una tempesta e naufragarono vicino l'isola di S. Andrea.
Chiesa di San Salvatore
Fu edificata dai monaci basiliani nel XIII secolo, ed e' posta in linea verticale con la chiesa di San Mauro e con la Chiesa di San Pietro in Samari, quasi a voler proteggere la città dalle invasioni.
La chiesa di San Salvatore ha l'aspetto di una basilica, con alcuni affreschi che raffigurano San Gregorio, San Basilio, San Giovanni Crisostomo e San Gregorio di Nissa.
Chiesa di San Pietro in Samari
Una leggenda vuole che la chiesa di San Pietro in Samari, chiamata cosi' perche' nel XII secolo si trovava presso il Fosso dei Samari, risalga al periodo in cui San Pietro attraverso' questi luoghi.
La chiesa di cui non si conosce con certezza la data di costruzione, anticamente custodiva un dipinto, realizzato da Coppola, che raffigurava i Santi Apostoli Pietro e Paolo
La cucina nel Salento
Moltissimi i ristoranti e i locali tipici dove è possibile gustare i tanti piatti del Salento, ricchi e gustosi, a base di pesce e dei tanti prodotti agricoli della zona. La regina è sicuramente la pasta: spesso e' fatta a mano e condita con i sapori di questa magica terra, dove tutto odora di fresco (tra i tanti primi piatti, le orecchiette alle cime di rapa, uno dei piatti forti della cucina pugliese). Il pesce, sempre fresco, non manca mai, come pure i frutti di mare, crudi e cotti. Il pane cotto ancora in antichi forni a legna, le focacce condite con pomodoro fresco e olio extravergine di oliva. Moltissimi i formaggi, vere delizie del Salento: le tenere mozzarelle, la ricotta di pecora, la burrata, le scamorze e i tanti altri più o meno stagionati, preparati con latte vaccino e ovino. Per non parlare dei vini, rossi o bianchi, che si sposano magnificamente con le pietanze locali.