Mongolia

Mongolia

La Mongolia è un paese dell'Asia orientale confinante a nord con la Russia, a sud, ad est e ad ovest con la Cina. Essa presenta un paesaggio molto vario, comprendendo il deserto di Gobi a sud e regioni più fredde a nord e a ovest. Il territorio mongolo è in gran parte costituito da steppe. Il monte più alto è il picco Hùjtnij con i suoi 4374m. Il lago di Uvs Nuur fa parte dell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Nella stagione estiva il clima è piuttosto mite mentre gli inverni sono estremamente rigidi, soprattutto nella taiga. Il clima è continentale e durante le estati piovose soffiano sia il vento fresco da nord che quello più caldo dal deserto del Gobi. Quest'ultimo termine indica dei pascoli che, pur essendo aridi, possiedono una vegetazione sufficiente a sostenere marmotte o cammelli. Questi pascoli sono spesso eccessivamente sfruttati dalle attività di pastorizia.

Cosa c'è da vedere in Mongolia

Il parco nazionale Gurvansaikhan Gobi è collocato nel sud della Mongolia. Istituito nel 1993, e ampliato successivamente, è il parco più grande del paese, collocato sul bordo settentrionale del deserto di Gobi. Le quote più elevate raggiungono i 2600m e comprendono aree di steppa. Nel parco si trova un gran numero di piante e animali rari, tra i quali il leopardo delle nevi ed il cammello Gobi. Da non perdere il Tempio dei Lama Choijin: un monastero buddista che si trova a Ulan Bator, capitale della Mongolia. Si tratta di un complesso costituito da quattro templi, originariamente occupato dal fratello del sovrano Bogd Khan, Choijin Lama Luvsankhaidav, il quale rappresentava l'oracolo di stato. Il tempio principale contiene una statua dorata del 18° secolo rappresentante Buddha Sakyamuni con una statua di Choijin Lama sulla destra del Buddha stesso. Il tempio contiene inoltre una vasta collezione di strumenti religiosi ed un gran numero di dipinti e di altri reperti. L'Erdene Zuu è un antico monastero buddista che si trova nella provincia di Ovorhangaj. Esso si trova accanto alle rovine di Karakorum, l'antica capitale dell'impero mongolo, e non lontano dalla moderna Harhorin; inoltre fa parte del paesaggio culturale della valle dell'Orhon protetto dall'UNESCO. Nella capitale Ulan Baatar è da non perdere la Gengis Square, la piazza centrale, ancora conosciuta con il nome di Sukhbaatar Square. Essa è dominata da un grande monumento dedicato a Gengis Khan, a Ögedei Khan e Kublai Khan dominante il lato nord della piazza. Il centro della piazza presenta invece una statua equestre di Damdin Sükhbaatar, uno dei leader della rivoluzione mongola nel 1921. Sempre nella capitale si può visitare il museo nazionale della Mongolia; esso è un'istituzione responsabile per la raccolta, la conservazione e l'interpretazione di svariati oggetti. La zona di Bajanzag si trova nella provincia meridionale di Omnogov e fa parte del Deserto del Gobi. In essa sono stati rinvenuti numerosi fossili, in particolare l'area è famosa per aver portato alla prima scoperta di uova di dinosauro. Yolyn Am è una gola profonda e stretta nel Gurvan Saikhan: una regione montuosa collocata nella Mongolia meridionale. La valle prende il nome dal gipeto, chiamato Yol in mongolo. Il gipeto è una particolare specie di rapace, per cui il nome viene spesso tradotto come valle degli avvoltoi o valle delle aquile.

Cucina mongola

Il cibo si divide in due grandi categorie: cibo bianco, ovvero il latte con i suoi derivati, e cibo grigio, ovvero le carni. Come cibo grigio ricordiamo i buuz, ravioli ripieni di carne e cipolla cotti a vapore, ed il buuz, simile ai buuz ma fritto nel grasso animale. Il cibo per le feste spesso consiste in carne attaccata all'osso, mentre il cibo per la feria prende in considerazione le interiora o viene servito già pulito e sminuzzato. Nella festa si mangia spesso il montone bollito; il padrone di casa sa scegliere per l'ospite il pezzo di carne attaccata all'osso più adatto per lui. Un piatto speciale è la capra o la marmotta bodog: attraverso un taglio praticato nel collo, si disossa e si eviscera l'animale e si riempie lo stesso di pietre roventi le quali cuociono la carcassa dentro e fuori. Il risultato è una carne fragrante e gustosa. Molti sono poi gli alimenti a base di latte. Ricordiamo l'aarts: formaggio bianco ottenuto col residuo della fabbricazione dello tsagaan arkhi, l'alcool di latte. Altri tipi di formaggi sono l'arul ed il biaslak. Lo shartos è invece un particolare burro giallo usato anche per il culto nei templi. L'airak o kumiss è la bevanda più diffusa in Mongolia e si ottiene facendo fermentare del latte di giumenta in un otre di pelle. Infine ricordiamo lo yogurt o tarak e l'oerem: “pelle” del latte lasciata raffreddare e ripiegata alla maniera di un omlette con la parte cremosa rivolta verso l'interno.

Perchè sono necessari i volontari in Mongolia.

Collocata tra la Russia e la Cina, la Mongolia è abitata in gran parte da popolazioni nomadi. Nella capitale, Ulan Bator, occorre un impegno in missioni umanitarie, insegnamento, giornalismo, sport, veterinaria, economia e medicina, includendo infermeria e ostetricia. C'è anche la possibilità di partecipare al progetto nomadi nelle sconfinate steppe.

Cosa possono fare i volontari in Mongolia.

  • Missione umanitaria. Questo tipo di attività riguarda l'affiancamento del personale in istituti per bambini sia pubblici che privati. Occorre supportare i bambini nelle attività fondamentali quotidiane tipo vestirsi, lavarsi, mangiare.
  • Arte e cultura. Essere coinvolti nella vita di una famiglia nomade nelle steppe è davvero un'esperienza unica. Si è coinvolti in attività quotidiane come la cura del bestiame e la preparazione di prodotti caseari. Inoltre, volendo insegnare una lingua straniera, si ha anche l'occasione di intraprendere uno scambio culturale.
  • Economia. Si tratta di essere coinvolti nel management di nuove aziende manifatturiere e di servizi. L'economia mongola è infatti un'economia giovane ed in continua crescita.
  • Volontariato sportivo. Le scuole della capitale sono spesso a corto di fondi, per cui insegnare una disciplina sportiva è un'attività realmente preziosa. Si possono insegnare discipline tradizionali come la lotta, le arti marziali, il tiro con l'arco, ma anche discipline come il basket, il calcio, la pallavolo.
  • Giornalismo. Come stagista volontario si può svolgere attività giornalistica sia presso giornali in inglese o in lingua locale che presso radio o televisioni private.
  • Insegnamento. C'è bisogno di volontari che affianchino gli insegnanti locali per l'insegnamento dell'inglese, ma anche del tedesco, della matematica e della geografia.
  • Legge e diritti umani. Si collabora con studi legali nell'ambito di un progetto contro la violenza domestica, il traffico di esseri umani e la tutela dei minori.
  • Medicina generale, ostetricia, infermieristica. Si tratta progetti in affiancamento a professionisti locali, operando in strutture sia pubbliche che private. Si pratica sia la medicina europea che quella tradizionale, dove si utilizza anche la pratica di agopuntura.
  • Fisioterapia. L'esperienza è costituita sia da una fase di osservazione che da una fase di lavoro sul campo, operando in centri altamente specializzati.
  • Corso di lingua mongola.