kenya

Kilimangiaro Kenya

Il Kenya è uno stato situato nell'Africa orientale, confinante a nord con Sud Sudan ed Etiopia, a sud con la Tanzania, a est con l'oceano Indiano e la Somalia e a ovest con l'Uganda. La capitale è Nairobi. A partire dal dodicesimo secolo l'influsso arabo nella regione dell'attuale Kenya fu determinante non solo per quanto riguarda i rapporti commerciali con le tribù indigene, ma anche per quanto riguarda la religione islamica (tutt'ora presente) e la cultura swahili (dalla quale deriva la lingua kiswahili). La dominazione straniera conobbe fasi alterne nel corso dei secoli, fino ad arrivare all'indipendenza del paese dal Regno Unito nel 1963. Dal punto di vista morfologico- climatico la caratteristica principale del paese consiste nel fatto di essere attraversato dall'equatore, tuttavia la varietà climatica è notevole. Si passa infatti dal clima caldo ed umido della costa bassa e sabbiosa dell'oceano Indiano alle zone desertiche del nord: dal centro- sud con altipiani, boschi e savane alle lunghe catene di montagne alla Rift Valley: la grande fossa tettonica che attraversa il paese da nord a sud. Le acque interne ai laghi sono sia dolci che salate; da segnalare inoltre la presenza di geyser. Gli unici fiumi la cui portata è degna di menzione sono il Tana e il Galana. Il lago più vasto del paese è il lago Turkana, dalle acque salmastre, mentre solo una piccola parte del lago Vittoria è interna ai confini nazionali. L'ambiente dominante è quello della savana, ed  è tutelato da numerosi parchi nazionali i quali coprono circa il 10% del territorio. Sulle montagne e lungo il corso dei fiumi si trova ciò che rimane della foresta pluviale mentre a nord la savana degrada nel deserto.

Cosa c'è da vedere in Kenya

Molto numerose sono le attrazioni visitabili in questo paese. Ne proponiamo alcune a titolo esemplificativo. L'Amboseli National Park è caratterizzato da una meravigliosa vista del Kilimangiaro la cui cima è ricoperta di neve. Oltre ad essere sede della tribù Masai, il parco annovera un'ampia varietà di specie animali  tra le quali rinoceronti, zebre, giraffe, gnu, leoni, elefanti, aquile africane, pellicani. Diani Beach, collocata a sud di Mombasa, è una delle più famose località balenari. Caratterizzata da una lunga spiaggia di sabbia bianca e palmeti, la località è famosa per la sua barriera corallina, la quale affiora parzialmente durante la bassa marea. L'isola di Lamu ha mantenuto intatto il suo stile di vita antico, la sua cultura e soprattutto la sua architettura. Il parco nazionale Lago Nakuru si trova nella Rift Valley ed è una delle maggiori aree del Kenya sottoposte a tutela. Oltre a giraffe Rotschilds, bufali e leoni, il parco è noto per ospitare il famoso  e raro rinoceronte nero. Malindi è il principale centro turistico keniota, autentico paradiso tropicale dove gli amanti del mondo sommerso possono ammirare le bellezze sottomarine con la grande varietà di pesci. La riserva naturale del Masai Mara è una grande riserva di caccia situata a sud ovest del paese, ai confini del parco nazionale del Serengheti. Rilevante è la presenza di leoni. Mombasa, città portuale importante e centro del turismo costiero del Kenya, annovera bellezze architettoniche come il Forte Gesù, di costruzione portoghese, e la Città Vecchia con molte influenze islamiche. Nairobi, la capitale, è caratteristica per avere la riserva dell'omonimo Parco Nazionale al suo interno, questo fa sì che la città ospiti una grandissima varietà di uccelli. Edifici moderni contrastano con le immense baraccopoli ove vivono quasi 2 milioni di persone.

Cucina keniota

La cucina keniota è fatta di piatti semplici e nutrienti, nei quali sono spesso riscontrabili influssi arabi e orientali. Come base si utilizzano spesso riso, patate e stufati di carne speziata, unitamente alla polenta. Il nyama choma è il piatto più diffuso: carne di capra grigliata tagliata a pezzetti e spesso accompagnata da purè e verdure. L'ugali è una polenta di farina di mais servita a fette spesse; sukuma wiki sono spinaci lessati con pomodoro, peperoncino e brodo di carne; il mukino è a base di mais, patate dolci e banane. Il chapati è per i kenioti la prima fonte di carboidrati: si tratta di una focaccia sottile e non molto lievitata, da gustare insieme al matoke. Quest'ultimo è considerato come un piatto solare perché di colore giallo, a base di banana di platano e cipolla. I samosas o sambusas sono fagottini di pasta ripieni di carne speziata macinata e verdure. Molti piatti, specialmente il riso, sono preparati usando il latte di cocco, condimento quest'ultimo diffusissimo e ricavato dalla polpa della noce di cocco. I mandazi sono panini farciti e fritti, non eccessivamente dolci, molto adatti per la prima colazione, spesso accompagnati da tè o caffè. Sulla costa sono poi molto diffusi i piatti a base di pesce.

Perché sono necessari volontari in Kenya

Il Kenya è abitato da circa 40 diversi gruppi etnici: la situazione dal punto di vista sociale è quindi abbastanza complessa: alcuni dei gruppi tribali sono in conflitto per questioni riguardanti la terra, il bestiame, l'acqua. Occorre non dimenticare inoltre che oltre il 50% della popolazione vive sotto il livello di povertà. Fare volontariato in Kenya vuol dire non solo contribuire alla coesione sociale e alla soluzione di diverse problematiche, ma anche avere un'occasione per confrontarsi con diverse culture. A Nairobi come a Nanyuki è possibile collaborare in orfanotrofi o in centri per bambini di strada, insegnare inglese nelle scuole oppure partecipare ad uno stage in medicina.  Le ricchezze naturali danno la possibilità di partecipare a interessanti progetti di volontariato ambientale.

Cosa possono fare i volontari in Kenya.

  • Missioni umanitarie e insegnamento. È  possibile prendersi cura dei bambini in una scuola materna o in un orfanotrofio, aiutarli nei compiti oppure organizzare attività ricreative. L'insegnamento riguarda soprattutto la scuola primaria: si tratta di un'attività di affiancamento nelle lezioni di arte, sport e cultura.
  • Medicina generale ed infermieristica. Nell'attività di tirocinio si può lavorare in diversi reparti come pediatria, chirurgia, maternità e medicina generale. Come infermieri si possono imparare importanti procedure mediche sotto la guida di un tutor e, allo stesso tempo,è possibile mettere in pratica le proprie conoscenze acquisite in patria.
  • Terapia occupazionale. Questo campo di volontariato consiste in un lavoro di miglioramento delle capacità fisico-motorie di persone con malattie neurologiche o disabili di vario grado. È inoltre possibile organizzare incontri formativi per i pazienti allo scopo di insegnar loro esercizi idonei alle loro condizioni. Si organizzano inoltre campagne di sensibilizzazione, soprattutto nelle zone più lontane e meno servite.
  • Odontoiatria. Si accettano sia professionisti con anni di esperienza che studenti. Gli studenti saranno coinvolti in attività di affiancamento di professionisti locali con la possibilità di qualche compito da svolgere in autonomia. È prevista inoltre la partecipazione a campagne di sensibilizzazione sull'igiene orale da svolgersi prevalentemente nelle scuole o negli orfanotrofi.
  • Volontariato sportivo. È  un progetto atto ad allenare i ragazzi delle scuole o degli orfanotrofi a qualche disciplina sportiva. Il calcio è lo sport preferito, ma non è l'unico praticabile. Basta avere passione sportiva e desiderio di coinvolgere i ragazzi, per trasmettere loro importanti valori. Nelle scuole, oltre la consueta ora di educazione fisica, si possono organizzare tornei sportivi, tenendo conto delle capacità di ciascuno e del livello raggiunto.
  • Volontariato ambientale. La riserva di Kigio Wildlife è un grande rifugio per animali selvatici come giraffe, gazzelle, leopardi,zebre. Il paesaggio si alterna tra savana e distese di acacie, boschi e fiumi, in un'alternanza davvero indimenticabile per gli amanti dell'aria aperta. Occorre proteggere questo meraviglioso ambiente dalle costruzioni e dal bracconaggio. La principale attività di volontariato riguarda la ricerca sulla biodiversità: garantire l'adeguata sopravvivenza delle specie ed il sano sviluppo delle generazioni future.
  • Corso di lingue. Durante il soggiorno in Kenya è possibile partecipare ad un corso di perfezionamento dell'inglese oppure ad un corso di swahili: una lingua bantù che ha subito influssi arabi e inglesi. Entrambe ottime occasioni per vivere il proprio volontariato in un'ottica di full immersion nella cultura locale.