Marocco
Il Marocco è uno stato dell'Africa Occidentale collocato all'estremo ovest della regione del Maghreb. Confina a nord con lo Stretto di Gibilterra e il mar Mediterraneo, a est con l'Algeria, a sud con il territorio del Sahara Occidentale (attualmente annesso al Marocco stesso e zona contesa con il Fronte Polisario che ne reclama l'indipendenza) mentre a ovest l'intera linea di costa è bagnata dall'oceano Atlantico. Abitato da popolazioni berbere fin dalla preistoria, il Marocco ha conosciuto la colonizzazione di vari popoli tra cui i Fenici, i Cartaginesi, i Romani, gli Arabi, gli Spagnoli e i Francesi. Diventa indipendente nel 1956. Dal punto di vista fisico il Marocco è caratterizzato da due catene montuose: il Rif (in prossimità della costa mediterranea) e l'Atlante (che si estende da sud- ovest a nord- est) con cime che raggiungono anche i 4000m. La parte più meridionale del paese è invece dominata dal deserto del Sahara e gli insediamenti umani sono molto rarefatti. I fiumi del Marocco non sono adatti alla navigazione ma sono sfruttati per l'irrigazione e per la produzione di energia idroelettrica: tra essi ricordiamo il Moulouya, l'Oum Er-rbia e il Draa. A sud di Melilla (enclave spagnola in territorio marocchino, insieme a Ceuta) si trova la laguna di Sabkha Bou Areq mentre lungo il corso del fiume Moulouya si trovano il lago di Mohamed V e quello di Meschra Ammadi. Dal punto di vista climatico il paese si presenta in modo piuttosto variegato: si passa dal clima oceanico o mediterraneo a quello più propriamente montano per arrivare al clima continentale e a quello desertico.
Cosa si può vedere in Marocco
In Marocco si può distinguere un turismo di tipo culturale (civiltà antiche, dominazione araba, spagnola, francese), che comprende anche le città imperiali, un turismo di tipo naturale (si pensi ad esempio alle montagne innevate e al deserto del Sahara) e un turismo balneare con le spiagge atlantiche e mediterranee. La città di Marrakech è la prima delle città imperiali, la quarta più grande del Marocco. Nel suo centro, la Djemaa el Fna, si possono incontrare ballerini, musicisti e saltimbanchi. La città, in stile Andaluso, è anche il centro principale del commercio del Marocco, nei suoi 20 souq si possono osservare e comprare numerosissime merci come tappeti berberi, cappelli di lana e numerosi oggetti di artigianato locale. Caffè, negozi di lusso, numerosi giardini e viali tipici si possono trovare nella parte più moderna della città, la Ville Nouvelle.
La città imperiale di Fez è anch'essa di origine medievale ed collocata tra le colline del Maghreb. In essa si possono ammirare la stazione, il Palazzo reale, il quartiere Ebraico e la città vecchia detta Medina; quest'ultima caratterizzata da mercati di tutti i tipi. Rabat, la capitale, è una città moderna, sede del governo marocchino. La città si caratterizza soprattutto per la cucina tradizionale e per i numerosi edifici coloniali. La Medina di Rabat è caratteristica per i suoi vicoli stretti, gallerie artistiche e negozi. Oltre a questi elementi si possono ammirare una splendida visuale sull'Oceano e numerosi monumenti fenici e romani. Degne di nota sono anche la muraglia degli Andalusi, che protegge la zona più a sud della città vecchia, e la grande moschea.
Distante circa 130 Km da Rabat, la città di Meknes è spesso conosciuta come la Versailles del Marocco, o città dei cento minareti. Caratterizzata dall'intarsio delle architetture spagnole e arabe, è una città fortificata le cui mura sono lunghe 40 km e i suoi bastioni alti 15 metri. Nove porte intarsiate completano la fortificazione. Molti edifici sono ispano-moreschi e risalgono al 1600.
La città di Casablanca è il principale centro di scambi commerciali del paese. In essa è possibile trovare sia negozi di lusso che ristoranti con prezzi modici. Di origine berbera e distrutta da un terremoto nel 18° secolo, la città possiede ancora le antiche mura. All'interno di esse si possono percorrere numerosissime stradine ai lati delle quali vi sono case costruite in pietra. La Nouvelle Ville è la città nuova, ove si trovano centri commerciali, banche, alberghi e negozi moderni. Altri luoghi notevoli sono i giardini, il Parc de la Ligue Arabe e la cattedrale del Sacro Cuore. Dal viale del mare, l' Ain-Diab, si possono ammirare stupendi tramonti; anche la vita notturna lungo questa via è molto vivace.
Cucina marocchina
La base della cucina marocchina è costituita dalla cucina tipica dei nomadi con influssi francesi e arabi. La commistione del dolce col salato è abbastanza tipica. Il cous cous è certamente il piatto più famoso, costituito da farina di semolino cotta a vapore sopra un brodo speziato nel quale cuociono pezzi di carne o di pesce con verdure; il tutto viene servito con una salsa ottenuta a partire dal brodo stesso. Altro piatto tipico è il tajin o tajine, che prende il nome dal contenitore di terracotta in cui viene cotto. Il piatto è a base di agnello, manzo o pesce con verdure, mandorle e prugne ed è insaporito con zafferano e cannella. Le olive sono normalmente conservate in succo di limone e sale; una grande varietà di olive viene utilizzata per la preparazione di vari piatti e per la presentazione degli stessi. La carne alla griglia è comunque un piatto largamente diffuso nel paese, spesso in forma di spiedini: si tratta di carne di agnello, pollo,capra o manzo. La kefta è invece a base di carne trita, comprendendo a volte anche fegato e interiora. Esistono poi le zuppe: la harira a base di legumi, carne, pomodoro e spezie, molto piccante; la bissara a base di fave e di lenticchie, spesso accompagnata da datteri. La pastilla o bastilla è un piatto a base di pollo, uova, mandorle, cannella, zafferano e zucchero, racchiusi in una sfoglia detta ouarka. É un piatto elaborato, spesso preparato in occasione di feste. Il te' alla menta è la bevanda certamente più diffusa, largamente usata nell'ospitalità. Anche i dolci meritano una menzione, e sono spesso a base di zucchero, miele e mandorle. Ricordiamo il kaab el ahzal, il ghoriba a base di amaretti e mandorle, e la shebakia spesso consumata durante il Ramadan.
Perché sono necessari i volontari in Marocco
Il Marocco odierno sta attraversando una serie di cambiamenti nell'ambito sociale e culturale, cambiamenti che non possono fare a meno di coinvolgere la politica educativa e la pedagogia. In particolar modo è necessario esaminare i collegamenti tra la normativa islamica e la quotidianità vissuta, il peso dell'islam nelle scuole, la necessità di rielaborare i valori culturali e sociali in un contesto globalizzato. Una realtà a noi vicina ma con standard spesso molto diversi da quelli europei e, allo stesso tempo, collocata in un costante processo di evoluzione. In questo contesto si inserisce il lavoro del volontario.
Cosa possono fare i volontari in Marocco
- Missione umanitaria. Nei dintorni di Rabat si possono svolgere missioni umanitarie a vantaggio di bambini di strada, ospedalizzati o diversamente abili. In effetti nel paese c'è carenza di servizi a vantaggio di bambini con bisogni speciali, soprattutto dal punto di vista economico e del personale. Il lavoro è volto a migliorare la qualità di vita dei bambini, organizzando attività, escursioni e giochi, supportandoli nei compiti e insegnando loro inglese o francese. Requisito previo per questa attività è una buona conoscenza del francese.
- Scambio culturale. É possibile vivere con una famiglia nomade del deserto, condividendo momenti di vita quotidiana come la cura del bestiame, la raccolta dell'acqua, la costruzione di abitazioni. C'è inoltre possibilità di essere coinvolti nella cucina tradizionale e nell'artigianato locale nonché nello studio della lingua e del folclore nomadici.
- Tutela legale. Con una buona conoscenza del francese o dell'arabo ed almeno un anno di giurisprudenza, si può prendere parte ad un progetto di tutela legale dei diritti umani di fasce vulnerabili della popolazione. Si tratta di un'esperienza arricchente dal punto di vista curricolare, con una permanenza in loco di almeno due mesi.
- Insegnamento. Si tratta di un progetto di insegnamento di inglese, francese, italiano, spagnolo o di altre materie a vantaggio di bambini svantaggiati, per rispondere alla cronica carenza di personale docente. È possibile inoltre far convalidare l'esperienza di docenza come tirocinio di insegnamento estero. L'insegnamento è praticabile anche in scuole superiori o centri di informatica.
- Medicina e infermieristica. Completando il primo anno di medicina e con un livello di francese intermedio, si può prendere parte ad uno stage di medicina. Il progetto prevede l'affiancamento al personale medico locale, in modo da imparare tecniche diagnostiche e di cura delle varie patologie. Si lavora a Rabat e nelle sue periferie. Analoghe condizioni di lavoro e requisiti previ per chi lavora in ambito infermieristico. Nell'ambito dell'ostetricia è possibile seguire le donne gravide in attività di monitoraggio, così come assisterle nel parto e nelle prime fasi di vita del nascituro.
- Fisioterapia. Avendo completato almeno un anno di università nello specifico e con una buona conoscenza del francese o dell'arabo è possibile prendere parte ad un progetto di volontariato per i bambini di Rabat affetti da disabilità fisiche o dell'apprendimento. In alternativa è possibile lavorare in una scuola per ragazze diversamente abili allo scopo di aiutarle ad essere maggiormente indipendenti ed a integrarsi meglio nella società.
- Terapia occupazionale o logopedia. In un centro diurno o in alcune scuole di Rabat è possibile lavorare con i bambini in età scolare, con particolare attenzione alle difficoltà di apprendimento o ad esigenze speciali. Sempre a Rabat è in atto un progetto per ragazze con disabilità mentali. È necessario aver completato almeno un anno di studi nel settore e avere una buona conoscenza del francese o dell'arabo. Un'altra possibile attività, con analoghi requisiti, è la logopedia in affiancamento ad assistenti sociali ed educatori.
- Volontariato sportivo. Insegnare lo sport ai ragazzi vuol dire metterli in condizione di focalizzare la loro attenzione in attività costruttive, sia riguardo al fair play che riguardo ai valori sottesi nel gioco di squadra. Nel rispetto delle regole i ragazzi vivono una grande occasione di crescita anche dal punto di vista umano e sociale. L'unico requisito che si richiede è una buona conoscenza del francese o dell'arabo.
- Corso di lingua. É possibile perfezionare il proprio francese oppure frequentare un corso di arabo o di tamazight, lingua berbera molto antica parlata dalle popolazioni indigene del Marocco ed in altre zone del Maghreb.