ETIOPIA
L'Etiopia è in gran parte localizzata nel cosiddetto Corno d'Africa, il quale comprende la parte più orientale del continente. Il paesaggio si presenta molto variegato annoverando montagne e altopiani divisi dalla Rift Valley: la grande fossa tettonica che si estende per 6000 Km dal nord della Siria al centro del Mozambico. La Rift Valley è a sua volta circondata da bassopiani, zone semidesertiche e steppe. Si comprende facilmente come un simile territorio si presenti variegato in termini di clima, terreni e vegetazioni. La capitale, Addis Abeba, presenta un clima piuttosto mite, con temperature comprese tra i 15 e i 30 °C. Le grandi piogge sono concentrate tra giugno e settembre mentre i periodi maggiormente di secca sono da novembre a gennaio. Sono presenti inoltre fiumi e laghi. Eccettuata la zona della capitale, l'82% della popolazione pratica l'agricoltura di sussistenza.
Cosa visitare in Etiopia
Addis Abeba, la capitale, concentra circa un terzo dell'intera popolazione urbana del paese, e si distingue per ospitarne le attività amministrative, culturali e politiche. Turisticamente, oltre alle gole della Rift Valley, sono da segnalare una spettacolare catena di laghi. Il lago Tana è il più grande lago d'Etiopia. Situato a nord, ad un'altitudine di circa 1800m, ha il Nilo Azzurro come emissario. Quest'ultimo forma le imponenti omonime cascate, seconde in Africa solo a quelle del Lago Vittoria. Le 37 isole che si trovano sul lago sono molto spesso sedi di chiese e monasteri, il più importante dei quali è Tana Kirkos dove la tradizione della chiesa ortodossa riteneva fosse custodita l'Arca dell'Alleanza prima di essere trasportata ad Axum. Il parco nazionale del Semien è incentrato sui monti dai quali prende il nome. È importante soprattutto per le specie endemiche che lo abitano, in particolare il lupo d'Abissinia, lo stambecco del Semien e il babbuino Gelada. Dal 1978 il parco è stato inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Il museo nazionale d'Etiopia, ad Addis Abeba, ospita i tesori artistici della nazione e anche i resti fossili di ominidi, il più importante dei quali è Lucy, scheletro parziale di un australopiteco afarensis. Sempre nella capitale si può visitare la cattedrale ortodossa della Santissima Trinità, costruita in occasione della liberazione dall'occupazione italiana. A nord del paese sono da segnalare le chiese di Lalibela, scavate nella roccia vulcanica presso le montagne dei Semien. Importante luogo di spiritualità e di pellegrinaggi, Lalibela è costruita in modo tale che la disposizione delle chiese e i loro nomi principali costituiscano un'allegoria della città di Gerusalemme.
Cucina etiope
Il piatto più famoso della cucina etiope è il wot, stufato di carne di pollo o manzo in salsa di pomodoro, cipolle e spezie e polvere di peperoncino. Il wot è generalmente servito sulla injera: una sorta di piadina ricavata da un cereale locale: il tef. Il berberrè è una miscela di spezie e peperoncino usata per insaporire i piatti. Formaggi tipici sono l'aib (con latte di mucca) e il kibe (burro preparato con aglio e zenzero) mentre tra i dolci ricordiamo il dabo kolo (chicchi di pane fritto dolce). Tra le bevande locali, oltre al tej (fermentato di luppolo e miele) e la talla (a base di orzo ed erbe aromatiche) non si può trascurare il caffè (bunna), nato nella regione di Kaffa dalla quale deriva il nome, servito con un vero e proprio rituale accompagnato da fumi di incenso.
VOLONTARIATO IN ETIOPIA
Perchè sono necessari volontari in Etiopia
Di recente il paese ha cominciato ad adottare provvedimenti volti alla valorizzazione dei grandi tesori che in esso si possono trovare in campo culturale, naturalistico e storico. Tuttavia la collocazione del paese nel Corno d'Africa con la relativa congiuntura geo-politica, l'imprevedibilità della precipitazioni atmosferiche (con i relativi periodi di siccità) e le disparità interne al paese creano situazioni di fragilità. Ancora forti sono gli influssi negativi della carestia subita negli anni ottanta ai quali si unisce il problema dei rifugiati e della guerra combattuta contro l'Eritrea. Si comprende come sia necessaria la presenza di personale volontario, fortemente richiesta da partner locali.
Cosa possono fare i volontari in Etiopia
Missione umanitaria in centri educativi
I bambini sono spesso orfani di genitori che hanno contratto il virus dell'HIV, e spesso ne sono essi stessi contagiati. Pur non pretendendo di risolvere tutti i problemi, si intende fornire loro gli strumenti più idonei per affrontare la vita e la malattia con maggior serenità. A tale scopo i volontari possono prestare servizio sia presso orfanotrofi, sia presso scuole materne che presso centri per bambini di strada e per minori a rischio. Organizzare giochi e attività, insegnare l'inglese di base, aiutare l'assistenza sociale sono alcuni dei compiti per i quali è richiesta l'attività di volontariato.
Giornalismo
Uno stage di giornalismo all'estero è realmente un'esperienza unica e arricchente anche dal punto di vista del proprio curriculum. Tramite la partnership con una testata locale, è infatti possibile partecipare alla stesura e alla preparazione di articoli in lingua inglese, per i quali si richiede una conoscenza intermedia della lingua. Gastronomia, eventi e cultura, nuove tendenze, notizie flash sono alcuni tra gli argomenti che si possono trattare. In alternativa, è possibile anche creare annunci o vendere spazi pubblicitari ad aziende interessate a rendersi maggiormente visibili.
Insegnamento dell'inglese o del francese
Anche questo tipo di attività, rivolto in particolare ai bambini etiopi, si configura come un tipo di esperienza adatta a promuovere lo sviluppo del paese. In questo senso i bambini si sentono protagonisti della storia della propria nazione, e desiderano contribuire a creare per essa un futuro migliore. Si propone un'attività di assistenza all'insegnamento, attività che può comprendere anche sport (come il popolare calcio), o il canto (insegnamento di canzoni in lingua straniera). Naturalmente, se le proprie competenze lo permettono, c'è la possibilità di essere coinvolti anche in attività di insegnamento di altre discipline.
Volontariato sportivo nelle scuole
è un progetto di affiancamento nell'insegnamento dell'educazione fisica con particolare attenzione all'aerobica, al calcio, all'atletica, alla pallavolo e alla pallacanestro. Di per se si tratta di attività di affiancamento tuttavia, in base al proprio grado di autonomia, si può anche gestire l'educazione fisica in modo autonomo oppure organizzare competizioni sportive tra le scuole. Non si deve dimenticare che Etiopia è famosa per i suoi atleti.
Medicina
si tratta di un periodo di affiancamento del personale medico della durata di almeno quattro settimane da svolgersi in una clinica privata di Addis Abeba. Requisito previo è avere completato almeno quattro anni di studio nella facoltà di medicina, unitamente ad una buona conoscenza della lingua inglese. Si impareranno diversi trattamenti e si avrà la possibilità di fare esperienza in diversi settori tra i quali medicina generale, omeopatia, medicina interna, ematologia, infermieristica, radiologia, analisi di laboratorio.
Fisioterapia
anche in questo caso si tratta di affiancare fisioterapisti locali nell'assistenza di persone ad Addis Abeba e dintorni. È necessario aver completato almeno il terzo anno di fisioterapia e avere una buona conoscenza della lingua inglese. Nell'attività di affiancamento, durante le visite domiciliari, si insegneranno ai pazienti gli esercizi da svolgere fino alla visita successiva. Nel tempo restante si può dare un valido contributo alla formazione dello staff dell'ONG che eroga i servizi, oppure lavorare in un centro salute per persone anziane. Sono inoltre previste visite agli orfanotrofi.
Imparare le lingue
è possibile seguire sia corsi di lingua inglese che di lingua locale che è l'Amarico. Quest'ultima è utilizzata dalla gente comune, nelle scuole, ed è anche la lingua ufficiale per le relazioni politiche ed amministrative interne al paese. Se la conoscenza dell'inglese permette di svolgere al meglio certi tipi di mansioni e di comunicare tra i membri dello staff, la conoscenza dell'Amarico consente di vivere al meglio l'esperienza di volontariato come esperienza di full immersion nel paese, con particolare riferimento alla relazione con la famiglia ospitante.